<<Non mi sposo se anche la mia migliore amica che è lesbica non può farlo». Laura Pausini ha risposto così al giornalista Ernesto Assante che le stava chiedendo se il titolo del suo nuovo album, Simili, avesse un riferimento a questioni di natura politica e sociale. «Non sono una cantante politica», ha spiegato la cantante, una dei pochi artisti italiani che abbia deciso di esprimere nettamente le sue posizioni a proposito dei matrimoni gay, «ma ho le mie idee – che peraltro ho sempre detto – e riguardano i diritti umani». La mancanza di una legge in Italia che riconosca i matrimoni tra persone dello stesso esso, ha proseguito Pausini «mi fa molto innervosire: sono passati troppi anni per continuare a non capire, per essere ancora così ottusi e chiusi. E l’Italia da questo punto di vista è uno dei Paesi più antichi».
Laura Pausini, che dal 2005 è fidanzata con il musicista Paolo Carta, dal quale ha avuto la figlia Paola, non ha ancora fatto il grande passo: «Qualche giorno fa, in un’altra nazione, mi hanno chiesto perché non mi sposo», ha spiegato la cantante: «Sono 10 anni che sto con una persona e stiamo bene così, non abbiamo bisogno di un documento per certificare il nostro amore. Magari in futuro ci servirà per ragioni burocratiche, ma finché non diventa necessario preferisco non farlo perché il mio diritto non è uguale a quello della mia migliore amica che è lesbica e che invece vorrebbe sposarsi».
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Fonte | iodonna.it