Dopo essere sopravvissuti al Giorno del Ringraziamento, ci prepariamo a un altro round di festeggiamenti ed entusiasmi. In periodi come questo ci dimentichiamo delle difficoltà che vivono tante persone LGBTQIA +. Sfortunatamente, la discriminazione è ancora dilagante, che si traduca in palese omofobia o transfobia, o che si nasconda dietro atteggiamenti imbarazzanti, anche non necessariamente maliziosi. A volte le famiglie si sgretolano rapidamente a seguito del rifiuto di colui o colei che ha deciso di fare coming out, altre volte si disgregano lentamente quando i loro partner vengono ignorati o alienati.
Siamo al corrente di innumerevoli esempi di persone rinnegate dalla propria famiglia perché queer, con conseguenze devastanti. Meno evidente, ma comunque angosciante, è la situazione in cui riversano tante famiglie che hanno iniziato a sgretolarsi dal momento in cui hanno cominciato a trattare i membri LGBTQIA + al di sotto della soglia umana.
Il fatto che alcune delle grandi aziende includano l'”elemento gay” nelle loro pubblicità (come “due papà” della pubblicità della Campbell o la pubblicità della Kohl che vede protagonista una coppia gay ) potrebbe indurre a pensare di aver raggiunto un livello di uguaglianza accettabile. Eppure, molti miei amici hanno conosciuto la discriminazione nuda e cruda o hanno provato il dolore di essere vittima di stereotipi:
• Sono persone invitate al cenone di Natale dalle loro famiglie ma i loro partner non sono i benvenuti; quando, invece, cisgender/eterosessuali sono liberi di portare fidanzati o fidanzate.
• Alcuni rivelano di arrivare a una festa e di rendersi conto di essere stati ingaggiati solo per i soliti cliché riservati ai gay: come piegare i tovaglioli, apparecchiare, ecc.
• Gli è stato chiesto “Quando troverai una bella ragazza e ti sistemi?” nonostante il loro partner fosse seduto affianco.
• I loro fidanzati sono stati presentati con un “lui è Mike, un amico.” Certo, sono amici, ma anche qualcosa di più.
Questi sotterfugi potrebbero rendere il tutto meno imbarazzante ma di certo non meno doloroso ed è probabile che le cose non miglioreranno da sole. Concentrati a correggere i comportamenti offensivi con delicatezza e umorismo, con un po’ di tatto e un pizzico di umiltà; ricorda che le polemiche non portano da nessuna parte.
Quando la tua famiglia ti invita a cena senza estendere l’invito al tuo partner, declina l’invito. Se Martha Stewart non è il tuo modello di riferimento, lascia stare tovaglioli e decorazioni e offriti volontario per sistemare le sedie o buttare la spazzatura. Se ti chiedono quando ti deciderai a trovare una bella ragazza, rispondi che hai già trovato un bel ragazzo. Occupati tu stesso delle presentazioni oppure puntualizzale qualora la cugina Maria dimenticasse strategicamente di presentare a un parente lontano il tuo partner come il tuo “ragazzo”. In questo periodo, fai sempre ai bisogni emotivi del tuo partner ed evita di trasformarlo nella pedina di una partita a scacchi in famiglia, così come non devi permettere che venga ferito, al contrario, prendi le sue difese.
Se sei stato fortunato abbastanza da non aver vissuto tutto questo in prima persona, forse hai avuto modo di constatarlo nella tua famiglia o tra i tuoi conoscenti. Per favore, fai sentire la tua voce per coloro che non sono in grado di farlo. Per esempio, se la tua nipotina sta mettendo in discussione la sua sessualità ma non è riuscita a fare coming out.
La pressione di dover vivere a tutti i costi vacanze allegre e festose, può causare problemi psicologici ad alcuni membri della comunità queer. Secondo il Psych Central, durante le vacanze, il tasso di depressione aumenta drasticamente. Uno studio del Williams Institute sostiente che almeno il quaranta per cento dei giovani senzatetto si identifica nella comunità queer. Il Centers for Disease Control (CDC) ha pubblicato diverse ricerche nelle quali evidenzia che le persone LGBTQIA+ sono maggiormente soggetti al suicidio o manifestano tendenze suicide. Per aiutare le persone LGBT(QIA+) a contrastare questo fenomeno, la PFLAG, la più grande comunità LGBT(QIA+) negli Stati Uniti, ha pubblicato una lista di consigli per convivere con la propria famiglia durante le vacanze.
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Fonte | huffingtonpost.it