I GAY STANNO TUTTI A SINISTRA?

Al di là delle dichiarazioni, la Sinistra tratta ancora con diffidenza i temi gay. In un’analisi appena pubblicata chi, come e perché ha messo la retromarcia ai diritti e al Paese.

Ultimi in Europa? Ecco chi, come  e perché. I gay stanno tutti a sinistra(Aracne editore, 11,00 €)è il titolo volutamente ironico del riuscito tentativo di Dario Accolla, un blogger conosciuto con il suo Elfobruno, di stilare un bilancio sul nulla di fatto sulla questione omosessuale nel nostro Paese.

E se la caccia alla cause di un regresso sociale  che è sotto gli occhi di tutti può apparire come un “déjà vu”, questo lavoro, al contrario, riesce nel difficile compito di regalare al lettore una indagine ricca di punti di vista inediti, curiosi e mai esplorati fin qui. E apre un dibattito non più rimandabile dopo un ventennale nulla di fatto sui diritti gay e sul rapporto tra politica, omosessualità e società spingendosi caparbiamente fino a difende tutta la bellezza dell’arcobaleno.

Prima di arrivare a questo però, I gay stanno tutti a sinistra racconta la guerra che ha attraversato gli ultimi anni e che ha regalato a omosessuali, lesbiche e trans solo speranza disattese e grandi frustrazioni. Sul campo di battaglia, almeno in teoria, opposti schieramenti (centro-sinistra e centro destra, credenti e laici, gay e etero) e due visioni antitetiche della vita, della realtà e del futuro. Da una parte chi, in nome di Dio, assedia le tre fortezze del “diritto di (far) nascere, di amare e di poter morire”. Dall’altra le nuove democrazie che intendono i diritti come “elementi di bellezza” perché portano “la vita in situazioni problematiche (si pensi alle coppie sterili)”, ampliano “le possibilità affettive delle persone e , nel momento della fine” riducono “il carico di sofferenza dell’essere umano”. Peccato che sul campo di battaglia italiano i due opposti schieramenti si siano annusati, mescolati, parlati, e sedotti fino ad imporre al Paese una paralisi sui diritti, e non solo. E non basta un superficiale “in Italia c’è il Vaticano” per spiegare chiaramente perché in questa lotta sono stati sacrificati solo i gay e le lesbiche.  Accolla, che di destra evidentemente non è, sembra  piuttosto suggerire senza peli sulla lingua, e qui sta tutta la novità di questo lavoro, che le responsabilità dello stallo vadano cercate soprattutto a Sinistra. In questo centro sinistra.

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Fonte | gay.it

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