IL POPOLO DI CL RACCOGLIE FIRME CONTRO LA LEGGE ANTI-OMOFOBIA

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RIMINI – La legge contro l’omofobia rappresenta un “pericolo” poiché “rende pari omosessuali ed eterosessuali”, nega sul piano normativo “la differenza tra gay ed etero”. E, oltretutto, “apre la strada al matrimonio gay e all’adozione di bambini da parte di coppie gay”. Queste le paure che hanno spinto i Giuristi per la Vita insieme a Tempi, La Bussola Quotidiana e diversi siti internet a lanciare una raccolta firme per bloccare l’iter della legge sull’omofobia. Il punto di raccolta si trova allo stand di Tempi, settimanale fondato e diretto da Luigi Amicone, al Meeting di Rimini.

Comunione e Liberazione promuove l’iniziativa, abbracciata con ampia partecipazione dal grande popolo del Meeting. In tanti si fermano a firmare, finora sono state raccolte alcune migliaia di adesioni: “Se passasse questa legge nessuno potrebbe più esprimere il proprio parere su quello che ritiene giusto – dice una signora – e io voglio poter dire quello che penso. Inoltre il codice penale così com’è offre già gli strumenti sufficienti per tutelare tutti, altro non serve”. Sul volantino si legge che questa iniziativa legislativa avrà “gravi ripercussioni sui diritti fondamentali dell’uomo” tra cui il “diritto alla libertà di pensiero” e “alla libertà religiosa”: potrebbe infatti determinare l’incriminazione di coloro che “sollecitassero i parlamentari a non introdurre nella legislazione il ‘matrimonio’ gay”, di coloro che pubblicamente affermassero “che l’omosessualità rappresenta una grave depravazione, citando le Sacre Scritture”, che “gli atti compiuti dagli omosessuali sono intrinsecamente disordinati” o “contrari alla legge naturale”.

Affermazioni condivise dalla maggior parte dei presenti, i quali considerano una violazione dei propri diritti non poterle esprimere apertamente in pubblico. In secondo luogo, spiega Lorenzo, un ragazzo al desk della raccolta firme, “questa legge ci toglie la possibilità di ribadire il nostro no al matrimonio gay e alle adozioni da parte di coppie omosessuali”. Insomma, si tratta del “primo passo verso l’equiparazione tra gay ed etero”. Dopo l’approvazione di questa legge, aggiunge Eloisa, “si tenderà a dare lo stesso valore a una coppia gay e ad una eterosessuale, mentre c’è una differenza intrinseca. Le cose in Italia e all’estero si stanno già muovendo in questa direzione, e questa legge non fa che facilitarla ulteriormente”.

Le reazioni

“Lupi travestiti da agnelli”. Non si fa attendere la risposta di Arcigay (leggi l’integrale), a seguito della raccolta firme del popolo Cl. “E’ un segnale allarmante che testimonia la campagna di mistificazione che Comunione e Liberazione sta facendo su questa legge” commenta il presidente nazionale di Arcigay, Flavio Romani. “A Rimini si coltiva l’odio, si getta benzina sul fuoco e si lavora per mantenere viva quella cultura della discriminazione che quotidianamente sfocia in violenza”.

Franco Grillini: “Clericofascismo Cl”. “La raccolta di firme contro il disegno di legge contro l’omofobia al Meeting di Cl non ci sorprende perchè da sempre il clericofascimo si abbatte senza pietà sulle persone omosessuali e i loro diritti. Ancora una volta quindi ci meravigliamo che il raduno dei fanatici abbia la sponsorizzazione di alcune amministrazioni di centrosinistra (in Regione avevo presentato una interrogazione sul tema) e della Legacoop a cui chiediamo di interrompere il finanziamento alla kermesse clericale”. Lo dice in una nota Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia e consigliere regionale in Emilia-Romagna.

 

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Fonte | laRepubblica Bologna