STONEWALL AL LICEO “GARGALLO” CON IL PROGETTO “IDENTITÀ GLBT, OLTRE IL PREGIUDIZIO E LE DISCRIMINAZIONI”

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L’attività di un’associazione di volontariato di iniziativa Gay Lesbica Bisex e Trans (GLBT) è poliedrica e si svolge con diversi obiettivi e diversi soggetti destinatari. Come attivisti, e per esperienza personale, riteniamo che la parte che più suscita interesse, emozione, motivazione e che spinge ciascuno di noi a fare sempre di più e meglio nella lotta per i diritti negati e per prevenire e contrastare episodi di discriminazione e violenza ai danni di giovani GLBT, sia quella delle campagne di sensibilizzazione scolastica su tematiche di lotta al bullismo di stampo omo/transfobico.

L’associazione siracusana Stonewall, forte della professionalità delle psicologhe dott.ssa Laura Uccello e dott.ssa Sofia Milazzo, insieme ai/alle volontari/e debitamente formati/e, ha concluso nei giorni scorsi ben 9 incontri con le quarte e quinte classi del Liceo classico “T. Gargallo”.

“IDENTITÀ GLBT OLTRE IL PREGIUDIZIO E LE DISCRIMINAZIONI” (questo era il nome del progetto) ha avuto il fine di gettare le basi per la costruzione di un tessuto sociale rispettoso e inclusivo delle persone GLBT, andando a limare e delegittimare quei retaggi di natura culturale e religiosa, che stanno alla base di un odio immotivato e fondato sull’ignoranza. Mai come oggi sono necessari questi momenti di approfondimento nelle scuole, dato che, da più parti, strumentalmente, continuano ad arrivare, alle identità GLBT, attacchi da parte di esponenti delle istituzioni, del clero e della politica, che temono perdita di consenso.

Per fortuna nel mondo scolastico esistono due realtà fondamentali, ovvero la sensibile e fattiva collaborazione di dirigenti coraggiosi come la professoressa Lilli Fronte, insieme alla spinta innovativa degli studenti attraverso la stessa Unione degli Studenti, e la sua rappresentante, l’instancabile Sara Zappulla, da sempre a fianco di associazioni che come Stonewall si battono per l’affermazione dei diritti fondamentali delle persone glbt.

La linea di approccio di questi interventi in ambito scolastico ha, volutamente, lasciato spazio alle domande dei ragazzi, come sempre fortemente interessati e incuriositi da temi che purtroppo, o vengono trattati male, o taciuti,utilizzando informazioni distorte e prive di qualsiasi fondamento scientifico. Attraverso piccoli e anonimi post cartacei gli studenti hanno sottoposto alle psicologhe ed ai volontari, le più disparate domande, dal come si diventa consapevoli di esser omosessuali, a se e quali possono essere le cause, sociali, personali, genetiche. Voglia di conoscenza su tematiche come la bisessualità, la transessualità e l’omogenitorialità, troppo spesso taciute come tabù sociale.

Particolare attenzione è stata rivolta al lato emozionale dei vissuti delle persone Gay Lesbiche Bisex o Transessuali. Dalle parole dei ragazzi è venuto fuori che i retaggi più sedimentati sono quelli a carattere religioso, che da sempre dipinge le persone glbt come contro la natura e contro la naturalità umana; assurde teorie smentite da tempo dall‘Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Ordine degli Psicologi Italiani o dall’Associazione Psicologi Americani, che da tempo hanno sancito che la sessualità ha varianti differenti dall’eterosessualità, erroneamente vista come “norma” e unica “strada”. Questa bellissima esperienza avrà sicuramente un seguito: i ragazzi entusiasti hanno sollecitato il ritorno delle psicologhe e dei volontari di Stonewall per poter continuare a condividere emozioni, poter colmare altri dubbi e accrescere maggiore consapevolezza e senso critico.

Stonewall ovviamente continuerà a operare in tal senso, mettendo a disposizione competenze e professionalità anche per smentire chi ci vorrebbe come identità non previste, costringendoci zitti e nascosti nell’ombra.

Alessandro Bottaro attivista e volontario Stonewall glbt Siracusa.