Arriva il sì dal Parlamento Europeo: i governi dovranno adeguarsi e non potranno negare protezione alle coppie gay e ai figli.
Destra battuta in plenaria a Strasburgo sui matrimoni gay. I governi europei, secondo il Parlamento europeo, non devono dare “definizioni restrittive di famiglia” allo scopo di negare protezione alle coppie gay e ai loro figli. E’ la posizione espressa nel rapporto sulla parita’ di diritti uomo-donna presentato dalla radicale di sinistra olandese Sophie in’t Veld ed approvato oggi dall’Eurocamera. Il passaggio piu’ nettamente a favore dei matrimoni gay e’ contenuto nel paragrafo 7 del rapporto, che il Ppe voleva cancellare con un emendamento (bocciato in aula con 322 si’ e 342 no).
Sono stati inoltre approvati, nonostante l’opposizione dei popolari, i passaggi del rapporto in cui si chiede alla Commissione Ue di elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni omosessuali tra gli stati membri che gia’ le ammettono e al Consiglio europeo di “riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di religione o credo, disabilita’, eta’ o orientamento sessuale”
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