27/06/68 – 27/06/2013 STONEWALL UPRISING, STORIA DI UNA RIVOLUZIONE

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C’era una volta il bar Stonewall Ill nel quartiere di Greenwich Village a New York, un locale di proprietà della famiglia mafiosa dei Genovese che negli anni sessanta investì un bel po’ di soldi per trasformarlo da un normale ristorante in un club per omosessuali. In quell’epoca i locali gay non andavano ancora di moda, anzi erano il bersaglio preferito dalle autorità di polizia che puntualmente li sceglievano per le loro retate e sbattere dentro un bel po’ di clienti la cui unica imputazione erano i loro gusti sessuali. Fino alla fine degli anni sessanta anche nella grande America erano vietati dalla legge tutti i comportamenti riconducibili ad inclinazioni omosessuali.

Fino a quell’epoca la vita di gay e lesbiche era tutt’altro che facile essendo continuamente oggetto di persecuzione e marginalizzazione sociale. I continui attacchi e forme repressive che la comunità gay dovette subire in quel periodo raggiunge il suo punto di rottura nella notte del 28 giugno del 1968 quando all’1.20 del mattino la polizia eseguì la sua ennesima retata nello Stonewall Ill. Le cronache raccontano che appena i poliziotti in borghese fecero irruzione nel locale, la musica improvvisamente si spense, le luci vennero accese e tra i 200 clienti che in quel momento affollavano il locale scoppiò il panico. Tutti quelli che non riuscirono a scappare furono costretti a mettersi in fila per essere identificati, i travestiti vennero ispezionati dalla polizia per verificarne il sesso e qualora un uomo vestito da donna veniva scoperto già sapeva a cosa sarebbe andato incontro.

 

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Fonte | ziguline.com