GENITORI OMOSESSUALI: PENALIZZATI NONOSTANTE LE RICERCHE A FAVORE

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L’orientamento sessuale del genitore è ancora un fattore decisivo nelle decisioni sull’affidamento dei minori. Questo significa che chi si dichiara gay o lesbica, e decide quindi la fine di una partnership eterosessuale, può vedersi negare l’affidamento dei figli o andare incontro a restrizioni nell’esercizio della genitorialità.

Secondo una review della Drexel University le decisioni prese dalla Corte sulla custodia di figli a genitori omosessuali spesso non tengono in debita considerazione la ricerca scientifica sull’adeguatezza della genitorialità di gay e lesbiche.

Precedenti ricerche dimostrano, infatti, che gay e lesbiche sono genitori tanto efficaci quanto quelli eterosessuali e che i bambini allevati da genitori gay o lesbiche sono ben adattati, come i loro coetanei allevati da genitori etero.

 Nonostante questi dati l’orientamento sessuale del genitore è ancora un fattore decisivo nelle decisioni sull’affidamento dei minori. Questo significa che chi si dichiara gay o lesbica, e decide quindi la fine di una partnership eterosessuale, può vedersi negare l’affidamento dei figli o andare incontro a restrizioni nell’esercizio della genitorialità. Inoltre, per le coppie omosessuali con figli, la fine della relazione può significare difficoltà a stabilire diritti parentali per entrambi i genitori, quando uno dei partner non viene riconosciuto come un genitore legale da parte dello Stato e dal giudice, e pertanto non gli viene concessa la custodia o il diritto di visita.

I ricercatori della Drexel raccomandano che psicologi, giudici e legislatori tengono conto della ricerca sulla genitorialità gay. Essi ritengono che questa ricerca abbia il potenziale giusto per aiutarli nelle decisioni complesse in materia di affidamento e di diritto dei genitori e potrebbe contribuire a garantire che tali decisioni giuridiche riflettano effettivamente il migliore interesse del bambino.

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Fonte | stateofmind.it