“Il matrimonio omosessuale è contro natura”. Falso! Ecco perché

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È appena arrivato nelle librerie l’ultimo lavoro della professoressa Nicla Vassallo intitolato “Il matrimonio omosessuale è contro natura. Falso!”(edizioni Laterza). Vassalo, filosofa e docente di Filosofia Teoretica presso l’università di Genova, affronta la questione da un punto di vista non giuridico, ma prettamente filosofico attraverso il quale smonta, punto per punto, tutti gli stereotipi che stanno alla base dell’opposizione al riconoscimento del matrimonio same-sex. Abbiamo fatto con lei una chiacchierata da cui emergono spunti interessanti e utili al dibattito in corso nel nostro Paese.

Professoressa, andiamo subito al punto cruciale. Perché non è vero che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è contro natura?
Faccio una premessa: il titolo parla di “matrimonio omosessuale” per semplicità, ma io preferisco parlare di “matrimonio same-sex” perché la ritengo una espressione più omnicomprensiva. Venendo al punto, innanzitutto bisognerebbe fare chiarezza su cosa si intende per “naturale”.
Se lo intendiamo dal punto di vista biologico, ovvero di ciò che la natura contempla, sappiamo che i rapporti omosessuali non sono una prerogativa del genere umano, ma che molte specie animali si accoppiano tra esemplari dello stesso sesso. Se invece lo intendiamo da un punto di vista teologico e filosofico, ci si rifà all’idea di un dio che è ordinatore della natura e che prescrive l’unione dei due sessi opposti negando, pur non esplicitamente, quella tra soggetti dello stesso sesso.

Bisogna scindere, quindi, tra matrimonio religioso e matrimonio civile. Se non sono credente, ovvero se non appartengo a una delle tre grandi religioni monoteiste, ma sono agnostico o ateo, non vedo perché non possa sposarmi ugualmente. Quello che non si comprende è l’intrusione di tesi che valgono, nel nostro caso, per la chiesa cattolica nelle convinzioni di molti politici, più che in quelle di molti cittadini. Ma aggiungo: se l’opposizione che viene fatta si riferisce alla possibilità biologica di riprodursi, che affronto dettagliatamente nel terzo capitolo del mio libro, allora dovremmo vietare ogni tipo di rapporto sessuale che non miri alla riproduzione anche nelle coppie eterosessuali, oppure vietare alle donne in menopausa di avere rapporti, o pretendere l’esibizione di un certificato di fertilità alle coppie che vogliono sposarsi. Non si considera, poi, che in una coppia omosessuale la procreazione è una scelta molto più che desiderata, pensata e ragionata a lungo, se si pensa all’iter che bisogna affrontare per diventare genitori. In una coppia eterosessuale, invece, a volte viene lasciata al caso.

Nel libro lei affronta la questione della complementarietà tra uomo e donna, maschio e femmina vista come necessaria in un matrimonio.

 

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Fonte | gay.it