Prete pedofilo, odio e insulti omofobi. Questo è stato il Convegno alla Regione Lombardia. Mentre noi parlavamo d’amore

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Sabato 17 gennaio si è tenuto il convegno omofobo “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, al Palazzo della Regione Lombardia, protagonisti, il direttore di Tempi, Luigi Amicone, Costanza Miriano, Mario Adinolfi e altri personaggi che si sono fatti portavoce della lotta contro i diritti per le persone LGBT. Il Convegno era sulla cosiddetta Famiglia Naturale, quel concetto astratto e anacronistico che utilizzano a più riprese per evitare di definirsi apertamente omofobi.

A conclusione del Convegno, che aveva il sostegno della Regione e, in maniera piuttosto ambigua di Expo 2015, i saluti del Presidente Roberto Maroni. Accanto a lui, era seduto Formigoni, e una fila dietro,tale Don Inzoli (accreditato come il confessore del “Celeste”), accusato di pedofilia, ed invitato dallo stesso Vaticano a ritirarsi a vita privata (questo un passaggio della lettera del Vescovo di Crema “In considerazione della gravità dei comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, don Inzoli è invitato a una vita di preghiera e di umile riservatezza, come segno di conversione e di penitenza. Gli è inoltre prescritto di sottostare ad alcune restrizioni, la cui inosservanza comporterà la dimissione dallo stato clericale”). A denunciarlo un consigliere di Sel.

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E invece, il prete pedofilo era lì. Insieme ad una marea di gente, attratta di sicuro dalle polemiche scaturite nei giorni scorsi, che in nome della religione non fanno altro che diffondere odio. Come ben testimonia quello che è successo allo studente che ha preso la parola per chiedere ai presenti se erano a conoscenza dell’orientamento sessuale dei loro figli. Il ragazzo non ha avuto nemmeno il tempo di finire la sua domanda che è stato, prima mandato a quel paese (per usare un eufemismo) dal direttore di Tempi, poi allontanato con forza dal palco.

 

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Fonte | lezpop.it