I libri si leggono, non si censurano: petizione contro l’iniziativa anacronistica del sindaco di Venezia

libri ok

 

La decisione del sindaco di Venezia di censurare i libri “gender” ha sollevato un’ondata di indignazione in tutta Italia.

È stata lanciata una petizione – diretta a Stefania Giannini, ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – a proposito della censura messa in atto dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro che, come sapete, ha vietato diversi libri per bambini, in particolare quei testi “che parlano di gender, o di genitore 1 e genitore 2”.

La petizione – che ha per titolo «I libri, di qualunque “gender”, si leggono… non si censurano!» – è stata lanciata da Martina Galletta, attrice, che scrive:

La lettura mi ha accompagnata da sempre, grazie all’impegno dei miei genitori prima e a una profonda passione poi. Sarei una persona diversa se non avessi letto tutti i libri che ho letto, che mi hanno formato una coscienza critica, mi hanno dato una proprietà di linguaggio e che considero cari amici.
Come fa notare la petizione, «la censura attuata dal sindaco comprende numerosi capolavori della letteratura per l’infanzia, come Piccolo Blu e Piccolo Giallo di Leo Lionni, Il pentolino di Antonino di Isabel Carrer, incentrato sul tema della disabilità, Piccolo uovo disegnato da Altan, che tratta di tutte le forme di famiglia attuali, incluse quelle omosessuali e arcobaleno».

Continua Martina Galletta:

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Fonte | queerblog.it

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