Apprendiamo a mezzo stampa della infelice uscita del consigliere comunale Zappalà in sede di consiglio comunale di Siracusa (qui il video): parlare di ‘virus’ riferendosi alle persone LGBTQ+ è un atto gravissimo e altrettanto violento, perché lesivo della vita e della dignità della comunità che rappresentiamo come associazione e come militanti di un movimento. Vorremmo ricordare al consigliere Zappalà che l’omosessualità è una variante naturale del comportamento sessuale (fonte OMS), non una devianza o una malattia contagiosa come sembra voler fare intendere nel suo discorso ‘politico’, peraltro pieno di ammiccamenti e battutine da bar.
Temiamo invece che in giro ci sia un altro virus, a cui il consigliere è purtroppo patologicamente immune: quello della cultura. Altrimenti ci avrebbe risparmiato questa bassezza nel luogo deputato alla democrazia cittadina, dove il rispetto verso chiunque non può e non deve mai mancare. Errare è umano, ma perseverare è diabolico: Zappalà chieda scusa e si ricordi che a causa di quelle che lui definisce ‘battute’ ci sono purtroppo, ancora oggi, persone che soffrono e che in alcuni casi si tolgono la vita. Noi diciamo un NO fermo e categorico a chi si fa portavoce di quella subcultura machista e misogina da cui proprio il Consiglio Comunale dovrebbe invece prendere le distanze!
AGGIORNAMENTI
Abbiamo letto delle scuse inviate a mezzo stampa dal consigliere Zappalà, scuse che riteniamo essere infarcite di mere frasi di circostanza e che per questo non accettiamo. Ribadiamo con fermezza che il consigliere dovrebbe dimettersi immediatamente. Non possiamo inoltre non sottolineare l’atteggiamento altrettanto deplorevole e imbarazzante dei presenti in aula, che tra sorrisini e mancati interventi hanno di fatto avallato il vergognoso episodio.
Gravissimo, infine, il silenzio da parte del sindaco Francesco Italia, sia su questa triste e imbarazzante vicenda che sulla precedente, che ha visto protagonista la vicepresidente del Consiglio Comunale Concetta Carbone. Ricordiamo che la Carbone, al termine di un Consiglio Comunale, ha pronunciato parole indegne dopo un intervento sull’importanza del rispetto della parità di genere anche all’interno della giunta comunale, tenuto dalla consigliera Sara Zappulla.
Bene intanto ha fatto Italia Viva che ha revocato al consigliere Zappalà l’uso del simbolo e del nome. Non ci basta invece l’ammonizione della Presidenza Del Consiglio, poichè quanto successo è molto grave e a nostro avviso il consigliere dovrebbe dimettersi.
Chiediamo a gran voce che le istituzioni locali prendano finalmente posizione e si dissocino da chi continua a gettare ombre di intolleranza e discriminazione nel cuore della nostra democrazia cittadina.
Alessandro Bottaro, presidente STONEWALL SIRACUSA
Angelo Tarantello, presidente AGEDO SIRACUSA